Maturità, è chill o non è chill?
Cammalleri Elena e Provenzano Chiara

A breve tutti i maturandi di tutte le scuole italiane dovranno affrontare una delle prove più importanti della loro vita, una fondamentale tappa che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta: si tratta della tanto temuta maturità, da sempre amica e nemica degli studenti per la sua spiccata capacità di stressarli fino allo sfinimento, non tanto come prova in sé, ma perché innesca nell'animo degli studenti la consapevolezza di cambiamenti imminenti, la necessità di prendere delle decisioni e di costruire il proprio futuro.

Il 29 gennaio 2025, il MIUR ha annunciato le materie oggetto d'esame e le materie affidate ai commissari esterni. Gli studenti di tutti i licei classici italiani, in particolare, si ritroveranno ad affrontare la prova scritta di letteratura italiana con un membro esterno, la prova scritta di lingua e cultura latina con docente interno al proprio istituto e tre materie di commissione esterna: italiano, filosofia (e, nelle scuole in cui le due materie si trovano abbinate, anche storia), scienze naturali (chimica, biologia, scienza della terra ecc.); proprio quest'ultima è tra quelle materie che stanno meno a cuore agli studenti dei licei classici, è quella che preoccupa maggiormente. Infatti, la scelta del Ministero dell'Istruzione riguardo all'inserimento di una materia scientifica tra le discipline d'esame ha ricevuto numerose critiche e varie opinioni discordanti. La seconda prova affidata al commissario interno, d'altro canto, ha fatto tirare un sospiro di sollievo agli studenti, che nonostante la preoccupazione per l'esame, sono felici di vivere l'esperienza di quest'ultimo con il docente che li ha accompagnati durante il loro percorso.
Gli studenti del quinto anno sono perfettamente riconoscibili all'interno della scuola, circondati da un'aria frizzante densa di ansia e preoccupazione mista all'allegria e alla vitalità che rendono il quinto anno un'esperienza unica e irripetibile, di cui l'esame di Stato è il coronamento, non il fulcro. Per i ragazzi il quinto anno è molto altro: il viaggio di maturità, l'ultimo vissuto con le persone che hanno segnato la propria quotidianità per cinque anni, la prefesta, la cui preparazione impegna per mesi la comunità scolastica, generando l'esasperazione e la gioia di professori e genitori, gli ultimi momenti trascorsi con i professori che stanno guidando i loro allievi verso la conclusione di questo percorso, "Notte prima degli esami" di Antonello Venditti, che, insieme alla frase "quest'anno c'è la maturità", è ciò che riecheggia maggiormente negli spazi e nella mente degli studenti. Il tutto è reso magico dalla consapevolezza che questi attimi fuggenti, belli o brutti che siano, non torneranno mai più indietro, rimanendo per sempre nella memoria degli studenti che li vivono.