Il Liceo Classico vola (o scappa) a Praga
Chiara Provenzano

Ed eccoci ad aprile, un mese scolasticamente ricco di eventi, verifiche e impegni…ecco perchè le quinte classi del Liceo Classico di Marsala hanno preferito evadere e scappare in Repubblica Ceca, a Praga, accompagnati dai professori Roccaforte, Impiccichè, Todaro, Pisciotta e Putaggio, che con la loro vitalità ed entusiasmo, hanno reso l'esperienza ancora più memorabile e straordinaria. Durante la visita, durata dal 28 marzo al 2 aprile, gli studenti hanno avuto l'opportunità di vedere la città in tutte le sue sfumature e di confrontarsi con una cultura radicalmente diversa dalla loro, segnata da eventi storici differenti. Nonostante il suo clima ostile e le abitudini alimentari piuttosto singolari, Praga è stata in grado di ammaliare gli studenti per la sua atmosfera magica e sospesa nel tempo. Gli studenti hanno avuto occasione di visitare la capitale Ceca, con il suo orologio astronomico, i suoi ponti, gli edifici meravigliosi, i castelli ecc.., ma di esplorare anche le zone limitrofe, come nel caso del castello di Karlstein e del campo di Terezin, esperienze che li hanno arricchiti non solo dal punto di vista artistico e culturale, ma anche emotivo. Ma per cogliere interamente l'essenza praghese, gli studenti hanno deciso di vivere l'esperienza a 360 gradi, motivo per cui, nonostante le belle ma stancanti giornate passate a visitare Praga (o Praha, che dir si voglia), le esperienze notturne sono state parte integrante del viaggio, contribuendo a una visione della città ancora più affascinante e suggestiva. La città ha fatto da sfondo non soltanto ad esperienze culturali, ma anche a grandi momenti di unione tra gli studenti di tutte le classi, che, fusi in un unico grande gruppo, hanno potuto condividere attimi di armonia e spensieratezza unici e indimenticabili, segno indelebile della propria esperienza liceale. Il viaggio, infatti, è stato in grado di cambiare per sempre le vite e le coscienze dei ragazzi, consentendo di rafforzare legami e crearne di nuovi, ma anche di cristallizzare momenti fugaci ed eterni.