Dismorfia corporea e disturbi alimentari: una lotta silenziosa contro lo specchio
Elena Cammalleri

Al giorno d'oggi, soprattutto attraverso i vari canali social (specialmente Instagram e TikTok) si sente tanto parlare di dieta, alimentazione sana e sport: videoricette dietetiche, pubblicità di integratori alimentari dimagranti, consigli sull'attività fisica e dritte su "come avere un corpo perfetto in 3 settimane" o "come perdere 10 chili in meno di un mese" sono all'ordine del giorno e, soprattutto, sono tra i contenuti più richiesti e più visitati dagli adolescenti e dai giovani adulti che ambiscono a cambiare il loro stile di vita.
Tuttavia, chi non possiede le adeguate competenze per interpretare in modo ottimale ciò che legge o visiona sui social, si lascia influenzare dalle false teorie messe in circolo da gente inesperta, che generano insicurezza nei giovani, ledendo la loro autostima. Tutte queste informazioni vacue hanno infatti un notevole impatto sui ragazzi, specialmente nel loro periodo di crescita, facendoli dubitare del loro peso, delle loro abitudini alimentari e del loro stile di vita, così da iniziare a perseguire obiettivi irraggiungibili come perdere peso in fretta, ricorrendo spesso a metodi estremi e assolutamente pericolosi per la loro salute e la loro incolumità, come ad esempio il digiuno o l'allenamento particolarmente intensivo. In questo caso si parla di dismorfia corporea, ovvero quando un individuo tende ad avere un'immagine distorta e talvolta non aderente alla realtà del proprio corpo mentre si guarda allo specchio; così, il proprio corpo diventa un nemico contro il quale combattere con tutte le forze, anche a costo della propria salute fisica e mentale.
Molto spesso la dismorfia corporea sfocia nei disturbi alimentari quali l'anoressia, la bulimia e il binge eating disorder (disturbo del comportamento alimentare che in Italia si stima essere diffuso tra lo 0,7% ed il 4,6%). Qualsiasi disturbo alimentare è estremamente pericoloso e va adeguatamente curato, non sottovalutato o giustificato in alcun modo. Inoltre, è importante riconoscere i segni di un disturbo alimentare: in caso di anoressia, è possibile riscontrare digiuno quasi totale, forte ossessione per il peso corporeo (che viene controllato giornalmente, anche più di una volta, per assicurarsi che il peso stia diminuendo o che rimanga stabile), dissociazione, asocialità e isolamento dalla realtà quotidiana; quando invece si tratta di bulimia, uno dei segni di contraddistinzione della malattia è il bisogno di abbuffarsi eccessivamente per poi indurre se stessi a vomitare e sforzarsi di fare attività fisica, in modo da bruciare i grassi assunti e non prendere peso. Dal punto di vista psicologico, anche la bulimia presenta più o meno gli stessi sintomi dell'anoressia, anche se talvolta può sembrare invisibile.
Adesso più che mai è fondamentale fare sensibilizzazione sul tema della dismorfia corporea e dei disturbi del comportamento alimentare, non solo ai giovani ma anche e soprattutto agli adulti, che per primi dovrebbero avere il controllo su ciò che i loro figli visionano sui social. Non bisogna mai affidarsi ai contenuti trovati sul web per dimagrire e per migliorare il proprio stile di vita, ma a professionisti esperti in materia (dietologi, nutrizionisti o biologi dell'alimentazione, se necessario psicologi per curare il lato psicologico legato alla mancata accettazione del proprio corpo e della propria forma fisica) che sanno esattamente cosa fa al caso nostro in base a esatti parametri quali l'età, il peso, l'altezza, lo stile di vita e le varie esigenze alimentari di ognuno di noi, senza privarci di ciò di cui abbiamo bisogno per vivere bene ed in salute.